Clarissa Pinkola Estés ovvero una donna che ha lasciato il segno

Il 27 gennaio Clarissa Pinkola Estès ha compiuto gli anni. Come celebrarla se non pubblicando qualcosa di prezioso scritto da lei?

Ho apprezzato tutte le sue opere che sono fonte di ispirazione e meditazione, permettendo a molte donne, come me, di entrare in contatto con la psiche profonda attraverso il racconto di favole, poesie e scritti.

Ho scelto una frase per ogni libro che ho letto così da infondere speranza, gioia, coraggio e ispirazione attraverso le sue parole.


“Ciò che ci prefiggiamo di fare può essere di infimo valore se non comprendiamo anche che qualcosa resta in attesa di uno spazio, qualcosa che indugia accanto a noi, qualcosa che ama, qualcosa che attende che gli si prepari il giusto terreno per rendere nota appieno la sua presenza” (da “Il giardiniere dell’anima”).


“Il riscatto di gravissimi torti non passa attraverso la dissimulazione delle infamie commesse, ma attraverso il risollevamento della forza vitale, estraendola dal fango, dal dolore e dal sangue, cosi che davvero possa di nuovo brillare, essere degnamente e con rispetto canta… malgrado tutto” (da “Forte è la donna”).


“Per tutte quelle che violano le convenzioni e stringono la mano di estranei, salutandoli come se li avessero cresciuti e coccolati e li conoscessero da sempre… per tutte quelle che stanno imparando a scuotere le ossa, smuovere le acque – e il letto – ma anche placare le tempeste… per quelle che custodiscono l’olio per la lampada, che mantengono la calma nella pratica quotidiana… per quelle che perpetuano i rituali, che ricordano come accendere il fuoco con un semplice filo e una selce…” (da “La danza delle grandi madri”).


“Il punto è avere abbastanza storie che guidano, che faranno sì che l’atto finale della vita termini con il cuore ancora luminoso, nonostante le burrasche attraversate, in modo che si possa dire che quella persona ha vissuto con audacia spirituale” (da “I desideri dell’anima”).


“Per riportare indietro la vita creativa, le acque devono essere rese di nuovo limpide. Dobbiamo avanzare faticosamente nel fango, purificare quanto contaminato, riaprire i passaggi, proteggere la corrente da futuri danni” (da “Donne che corrono coi lupi”).


Auguri Clarissa e grazie da tutte le donne e gli uomini che ti hanno letta, ti stanno leggendo e ti leggeranno!


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