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Il libro è il frutto di un suo sogno che insegue fin dalla tenera età, quello di rendere pulito ed ecosostenibile, non solo la Terra, ma anche il sistema solare.
Quelli che la Nasa definisce come “archeologia spaziale” sono i frammenti che orbitano intorno al nostro pianeta causando inquinamento. Frammenti lasciati dalle spedizioni sulla Luna.
Nessuno pone realmente l’attenzione su questo fenomeno, perché non percepibile ad occhio nudo, ma sulla nostra testa gravitano nell’orbita chili di frammenti di navicelle spaziali ed aerei che generano un forte inquinamento astronomico.
Il problema è che non esistono protocolli d’intesa fra gli stati e fintanto che esisterà questo vuoto legislativo ciascuno potrà affrontare la questione come meglio crede.
Fatoumata Kébé non vuole e non può accettare tutto questo. La sua mente ecologista e il suo fervente desiderio di poter far parte di una delle prossime astronaute che partiranno per visitare la Luna, l’hanno portata a pensare a una soluzione che possa permettere di togliere i detriti che gravitano intorno al nostro pianeta.
Per ora le sue sono solo ipotesi, ma è fermamente convinta che sia necessario un lavoro di squadra per trovare soluzioni affinché ci si prenda cura non solo della Terra, ma anche dello spazio.
Mentre ragiona su possibili soluzioni, si prepara a candidarsi per la prossima spedizione sulla Luna. Spera di poter essere fra la rosa delle future astronaute che potranno partecipare alla missione prevista per il 2024.
Ci auguriamo che l’astrofisica francese possa coronare entrambi i suoi sogni.
link per approfondire
https://www.iodonna.it/attualita/storie-e-reportage/2021/03/14/fatoumata-kebe-astronoma-luna
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