Il giorno della memoria

Tanti erano i colori delle bandierine per contraddistinguere i reati dei prigionieri all’interno dei campi di concentramento.

Era un crimine essere ebreo, oppositore politico (anche solo presunto), fuorilegge, testimone di Geova, esule, rom o sinto, emarginato (per esempio malato di mente o prostituta), omosessuale.

Sceglierò tante frasi quanti i colori di quelle maledette bandierine per tenere vivo l’orrore di quegli anni e sperare che, attraverso il ricordo, nulla del genere possa più ripetersi.

Rosso: L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l'indifferenza. Liliana Segre

Verde: Devo dire che l'esperienza di Auschwitz è stata tale per me da spazzare qualsiasi resto di educazione religiosa che pure ho avuto. C'è Auschwitz, quindi non può esserci Dio. Non trovo una soluzione al dilemma. La cerco, ma non la trovo. Primo Levi

Giallo: Dai tempi dell’olocausto, con grande ignominia, il mondo ha fallito più di una volta nel prevenire o porre fine a dei genocidi, per esempio in Cambogia, in Ruanda e nell’ex Jugoslavia. Kofi Annan

Viola: il vero potere non è poter uccidere, ma avere tutti i diritti per farlo e trattenersi. Oscar Schindler

Blu: Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare. Bertol Brecht

Marrone: Registrate ora tutte le prove, film, testimoni, perché lungo la strada della storia qualche bastardo si alzerà e dirà che queste cose non sono mai accadute. [Sull'Olocausto e lo sterminio degli ebrei] Dwight Eisenhower

Nero: Vorrei ricordare quello che ci ha insegnato la storia. È scritto in grande su qualsiasi museo dell'Olocausto: la persecuzione degli ebrei non è iniziata con gli assassinii, ma con le parole. Rula Jebreal

Rosa: Nei campi di sterminio rimasi sola, e non rividi più mio padre. Chi è stato ad Auschwitz ha sentito per anni l’odore di carne bruciata: non te la togli più di dosso. E poi rimani sempre quel numero. Liliana Segre

Mi auguro che i colori di quelle bandiere serviranno per costruire un mondo migliore, dove ad ogni colore verrà associata una situazione da ricordare, non perché intrisa di crudeltà e orrore, ma piena di gioia e voglia di proseguire nella costruzione di un mondo migliore.

foto di Sara Peloni by Flikr


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