Osas Egbon e la casa rifugio per le donne

La storia di Osas Egbon è simile a molte donne che, partite dal loro paese in cerca di una condizione economica migliore, finiscono nella spirale della tratta delle donne condannate alla prostituzione.

La sua storia è terribile ed emblematica.

Lasciato il suo paese è costretta a prostituirsi per ripagare il debito con i trafficanti.

Ripagato il debito riesce a costruirsi una famiglia e vivere come avrebbe sperato. Ma non si ferma. Vuole riscattare la sua dignità.

Osas Egdbon nel 2018, insieme ad altre nigeriane, fonda l’organizzazione “Donne of Benin City” che ha come scopo quello di sostenere le donne nigeriane vittime di tratta.

Le nigeriane che giungono a Palermo solitamente vivono nel quartiere di Ballorò, dove sono costrette a lavorare nelle “connection house” gestite da “mamas” , oppure in strada.

Sono costrette a sottostare ad un giuramento, presieduto da un sacerdote, che le fa promettere di non denunciare mai i trafficanti alla polizia, di obbedire alle mamas e ripagare il debito.

I carnefici approfittano della superstizione delle donne che temono ripercussioni sui propri famigliari. Secondo Egbon questi giuramenti rappresentano l’ostacolo maggiore per la liberazione delle donne.

Al fine di dare un sostegno più efficace alle donne, fonda una casa rifugio che possa accogliere e ridonare speranza ad altre donne che, come lei, si sono trovate in questa situazione. La casa si trova in un luogo segreto, per garantire la giusta tutela a coloro che stanno scappando.

La casa gli è stata data in comodato d’uso da un amico italiano ed attualmente ospita quattro donne e un bambino.

Osas Egbon ha scoperto che sono molti gli italiani che sono disposti ad aiutare le donne nigeriane nella sua situazione, nonostante il sentimento crescente “anti immigrati” .

Grazie alla casa rifugio spera di aiutare altre donne ad emanciparsi dando loro accesso a un’istruzione. La permanenza alla casa rifugio è di un anno, tempo necessario per la ripresa emotiva dal trauma.

link per approfondire

https://www.internazionale.it/reportage/ismail-einashe/2020/12/02/italia-nigeriane-trafficanti

https://www.bbc.com/news/world-africa-54903790


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