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Ho scelto di non seguire i modelli misogini, ma mi sento lontana anche da alcune rivendicazioni femministe dettate da una lotta senza fine fra maschile e femminile che rifiuto perché lontana dal femminile sacro.
Sono fiera di aver combattuto per i miei figli come farebbe una pantera.
Sono libera mentalmente e mi permetto abito da cocktail la mattina solo perché ho voglia di indossarlo.
Esco in pigiama quando sono stanca e non ho voglia di cambiarmi, sebbene 'il bon ton' esiga una mise diversa.
Adoro i miei neuroni che talvolta sono in modalità off.
Amo le chiacchiere con le amiche e contemplare i tramonti, sentire il profumo salmastro e sedermi in riva al mare a meditare.
Non mi trucco quasi mai e sfoggio le miei occhiaie da Panda.
Ho imparato ad amare i miei difetti fisici: fanno parte di me.
Chi mi ama e mi vuole bene sa che ho un cuore pulsante e se si preoccupa del mio aspetto, significa che non mi apprezza abbastanza.
Mi piace la solitudine ed amo la compagnia.
Sto imparando a rispettare i miei bisogni ed ascoltare le mie ovaie.
Non salgo sulla giostra di sciocche rivendicazioni che mi sembrano più vicine alla fastidiosa sabbia negli occhi.
Lotto tutti i giorni per cercare di trovare armonia intorno a me e dentro di me.
Sono convinta che maschile e femminile possano convivere bene insieme, ma è necessario un grande lavoro di ascolto e non urla e proclami.
Credo nel rispetto, nella condivisione e nel dialogo costruttivo.
Talvolta mi manca la forza per andare avanti e lottare. Allora mi concedo il tempo necessario per comprendere i miei desideri più profondi e poi riparto.
Sono andata contro corrente molte volte, ma non mi pento.
Forse agli occhi di qualcuno potrò sembrare una fallita.
Non ho un'auto lussuosa, non vesto alla moda, non smanio per le vacanze…ma so di avere il coraggio di provare ad essere me stessa.
Piango, mi commuovo e rido degli scherzi della vita.
Sono viva e questo è già un magnifico regalo che la vita mi ha concesso.
Quadro di Alessandro Siviglia "Donne libere"
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