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Bell Hooks affida le sue riflessioni sulla mascolinità tossica, sull'inclinazione maschile alla violenza e all'assenza di emozioni, ma soprattutto sulla rivoluzione affettiva necessaria per immaginare una società nuova, in cui nessuno debba più avere paura del proprio universo sentimentale. Siamo cresciuti in una società patriarcale, in cui resta fondamentale gestire e preservare il mito della forza, gli uomini hanno imparato a fabbricare meccanismi di difesa per resistere alla pressione emotiva che viene esercitata sulle loro coscienze. Sono ancora spinti a indossare maschere sempre più convincenti per evitare di esprimere ciò che sentono davvero e rivelare così la loro incapacità di gestire relazioni profonde e aperte. Queste maschere nascondono rabbia e violenza, con cui compiono i delitti che colpiscono migliaia di vittime ogni giorno, ma se dovessimo attuare il cambiamento, una rivoluzione delle coscienze non è più utopia. Gli uomini dovrebbero essere supportati, educati a poter esprimere le proprie emozioni in modo tale da poter anche loro entrare a far parte di quel cerchio magico che è tipico femminile. Questo permetterebbe la nascita di un mondo diverso e una società diversa. Un mondo dove Uomini e Donne abbiano il coraggio di amare e di essere amati.
il libro è molto interessante perché ci porta a riflettere su i meccanismi che hanno reso così difficoltoso il riconoscimento, anche da parte delle femministe, dell'errore commesso da tutti noi: quello cioè di ribellarsi a patriarcato concentrandosi su quelle che sono che erano le nostre problematiche, dimenticando che nell'universo in cui viviamo esiste anche un maschile che se, adeguatamente accolto, è sicuramente in grado di amare ed essere amato.
bell hooks è stata pioniera e icona del pensiero femminista. Femminista prolifica e rivoluzionaria, è soprattutto per merito suo che l'approccio intersezionale è entrato nel dibattito identitario, anche al di fuori dell'accademia.
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