Che cos'è l'amore, quando si può sancire la sua fine

Quando due persone si amano, si amano veramente ma non riescono a stare insieme, quando è che arrivano al punto che dicono basta è finita. (The Mexican)

Bella domanda, ma la risposta?

Posso avvalermi dell’aiuto del pubblico?

Prendere appuntamento con un analista e girargli il quesito?

Consultare una cartomante?

Giocarmi la carta imprevisti o probabilità?

Ripassare dal via?

Evocare Amleto in una seduta spiritica e vedere se nel frattempo, almeno lui, ha trovato la risposta?

Perché ci interroghiamo continuamente sull’amore e siamo perennemente alla ricerca di risposte?

Perché è così complicato tenere sotto controllo gli affari di cuore e meno complesso affrontare quelli finanziari?

Mi sono posta la questione innumerevoli volte e ho cercato la risposta dentro, fuori di me, sotto di me e intorno a me ed ora che ho raggiunto più di 50 primavere sono giunta a questo bilancio:


All’attivo ho:

1 fidanzato con cui ho intrapreso il corso prematrimoniale.

1 marito con cui non ho fatto il corso prematrimoniale, ma con cui ho generato tre figli.

1 unione finita male. Forse perché con il padre dei miei figli ho boicottato il famigerato corso?

1 attuale fidanzato in prova (prova che fra alti e bassi dura da sette anni)

3 figli ormai sulla via dell’allontanamento da casa

4 gatti, 1 cane e 1 coniglio convinto di essere un gatto

2 lauree

1 lavoro sempre più precario

1 conto in banca che spaventerebbe anche un adolescente


Perché ho scritto dei figli, degli animali, le lauree, il lavoro e il conto in banca?

Semplice, perché quando passi periodi bui e tempestosi è fondamentale avere l’ancora di salvezza, altrimenti l’unica soluzione che ti rimane è affondare in fiumi di alcol e droga.

Questi punti sono state le risposte che mi sono data quando mi ponevo la domanda:

Cosa voglio di più dalla vita? Semplice: un Lucano!

Il lucano l’ho trovato, alla fine, ma non era in bottiglia! Seppur sia formato mignon, ma si dice botte piccola, vino buono, esatto?

Torno al quesito: cosa mi ha insegnato la mia ultima esperienza amorosa? Mi ha permesso di trovare la risposta al quesito iniziale.


Quando due persone si amano, si amano veramente ma non riescono a stare insieme, quando è che arrivano al punto che dicono basta è finita. La mia risposta è mai!


Come l’ho compreso?

 Attraverso errori madornali, grandi scivoloni e battute d’arresto. Slanci di gioia accompagnati da enormi sofferenze.


Sono una fidanzata modello?

Assolutamente no e alle volte mi chiedo cosa ci unisca ancora.


Forse è l’amore profondo sopravvissuto a tutte le prove peggiori, perciò ora mi sento di poter affermare di avere un quasi marito definitivo. Lui non lo sa ancora, ma so che sarà così. Non che sia una fanatica di fidanzamenti ufficiali e matrimoni in pompa magna. Tutt’altro, ma se cito il matrimonio è perché nel mio intimo so che ho trovato la persona giusta per trascorrere il resto del tempo che ho a disposizione. Non sono ancora così certa che lui sia della stessa mia idea, ma uno dei due, all’interno della coppia dovrebbe avere le idee minimamente chiare e quella sono io.


Cominciamo dal principio dell’intricata storia d’amore. Giusto per preparare il terreno e ripercorre gli ultimi sette anni della mia vita. 

L’ho conosciuto che ero separata ormai da una decina d’anni, avevo all’attivo tre figli quasi adolescenti, tre gatti, un trasferimento in altra regione e un’attività in libera professione da avviare. Già questa premessa di caos avrebbe anestetizzato qualsiasi tentativo di cercare una relazione.

Lui incallito single con svariate storie amorose (più o meno serie) con molte donne e senza figli.


Cosa hanno in comune queste due vite?

Il nulla totale! Almeno in apparenza.


Veniamo al vivo delle trattive.

Il primo bacio. Si, quello non si scorda mai! Niente cene romantiche a lume di candela, niente petali di fiori sul copriletto, nessuna bottiglia di vino pregiato, ma neppure in cartone da discount…io indossavo un pigiama di pile (quelli anti sesso) calzini spaiati e una coperta termica in cui ero avvolta come un insaccato. Lui seduto accanto a me, si avvicina e mi dona il bacio più dolce che io abbia mai ricevuto. I miei ex non ne abbiano a male, ma in quel bacio ho sentito tutto l’amore di Manuele….


Ancora mi interrogo cosa l’abbia spinto a baciarmi. Le nostre serate erano dense di racconti della sua storia d’amore e pseudo convivenza ed io piangevo ascoltando le sue parole tormentate. Insomma sembravo la donna in preda a grave disagio psichico o qualcosa di simile. Forse quel bacio è stato mosso da compassione per una donna che trovava calore in una coperta termica e pigiama di pile? Non lo so e neppure voglio indagare troppo sulla questione.

I primi tempi sono stati idilliaci, come in qualsiasi coppia degna di essere chiamata tale.


Poi sono arrivati i contrasti. Manuele quando non approvava qualcosa si allontanava. Non rispondeva al telefono, non inviava messaggi…il gelo totale.

Io restavo nel mio silenzio e cominciavo ad anestetizzarmi convincendomi che avevo tre figli sani, un lavoro una serie di animali fantastici, libri da leggere e il mare a due passi…insomma dovevo considerarmi comunque fortunata.


I nostri avvicinamenti erano scanditi da approcci timidi per poi ritornare lentamente alla normalità, finché non comparivano altre nuvole all’orizzonte e lui si allontanava nuovamente.


Questa altalena è durata a lungo e più lui si allontanava, più io andavo in accumulo di rabbia. I miei comportamenti peggiori li ho manifestati contro di lui e ciò che rappresentava. Il mostro da combattere ed annientare!


Ho messo i suoi effetti personali in sacchi della spazzatura che poi gli ho consegnato. Ho mandato in discarica altri suoi oggetti. Ho distrutto i suoi i suoi strumenti da lavoro. Mi sono comportata come la peggiore ex sulla faccia della terra.


Il mio scopo era fagli prendere una musata sul muro, di quelle che senti rimbalzare il cervello al suo interno! Ammetto che parte di queste azioni sono scaturite dopo lunghe chiacchierate con le amiche. Sapete quelle in cui le donne si ritrovano in cerchio e si sostengono a vicenda? Proprio quelle!

Ora che ci penso: forse è per quello che ci siamo aggiudicate la nomea di essere streghe!

Fatto sta che ho messo in pratica i loro suggerimenti e li ho portati a termine.


Sono stata male?

Si tantissimo!


Potevo scegliere diversamente?

Certo che si, con la consapevolezza di ora, ma nel là e allora non ero in grado di comportami meglio e quello che ho potuto fare era infliggere ferite mortali all’uomo di cui ero innamorata.


Cosa abbiamo ottenuto?

Entrambi abbiamo iniziato un percorso di terapia individuale dopo che ci siamo lasciati l’ultima volta.


La mia mente era catalizzata sul perché mi fossi innamorata di un uomo del genere. In lui vedevo tutti gli aspetti più tremendi e paurosi di una relazione. Il manipolatore, il narcisista e l’anaffettivo.

La terapia mi ha aiutata a far luce dentro di me e scoprire una realtà tremenda che riguardava la mia tenera età. Manuele era la proiezione del mostro radicato nel mio corpo ed io mi divincolavo per difendermi e mettermi al riparo.

Io ero la proiezione del suo disagio da bambino e anche lui proiettava le sue paure nella nostra relazione.

Abbiamo camminato separati per otto lunghi mesi, poi un malore improvviso lo ha portato in ospedale ed ha rischiato di non uscirne.

Quando ho appreso la notizia il mio mondo di carta si è frantumato ed ho capito che ero innamorata di lui in modo profondo ed autentico e che avrei voluto finire i miei giorni con lui e non con il suo ricordo.


Ho preso coraggio, l’ho chiamato ed abbiamo ripreso un timido approccio.

Ora sono otto mesi che abbiamo ripreso i contatti. Ci frequentiamo regolarmente, ma non scappiamo più.


La nostra relazione ora è libera dai fantasmi del passato e quando appaiono riusciamo a vederli e contrastarli e lasciarli andare via…

Siamo una nuova coppia, più innamorata di prima e in modo più autentico e puro.


La terapia mi ha aiutata a comprendere che parte del problema era dentro di me. Manuele ha solo permesso di portare alla luce un trauma giovanile. Ora non appare più il mostro che mi schiaccia e se si manifesta un problema, una discussione siamo in grado di gestirla.

Cosa è rimasto della nostra vecchia relazione?

L’incontro di due anime che si sono riconosciute ed hanno superato mille prove difficili, ma hanno saputo anche riprendersi e proseguire il cammino libere da antiche catene.

Quindi non si può decidere una dead line per una relazione autentica, perché le anime si incontrano nuovamente.


Questo non vuol dire che dobbiamo sempre e comunque restare uniti. Anzi! Certe relazioni tossiche vanno assolutamente interrotte, quindi per concludere: buona psicoterapia a tutti e buona vita! 


Parole Chiave:

COMMENTI

Bb02-11-21 12:59
Analisi perfetta be, auguri
Concetto molto chiaro e realis04-11-21 18:51
G.
Donna Incanto04-11-21 20:03
Grazie di cuore, adorabili lettrici❤️

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