Gioconda Belli, poetessa ed attivista nicaguarense



Ho incontrato per la prima volta Gioconda Belli durante un corso rivolto al femminile.

Incuriosita ho comprato e letto il libro “La Pergamena della seduzione” e mi sono appassionata alla sua scrittura. Profonda, poetica, viva, anticonformista e forte nel difendere le sue posizioni dietro alle imprese delle sue eroine. 


Può essere amata, odiata, non compresa, ma di certo è autentica, attraverso i suoi personaggi che – in qualche modo – rispecchiano il desiderio di essere accettata in quanto donna. 

Lei ha rivoluzionato la sua vita per ciò in cui credeva e crede. Passionale, forte e capace di raccontare in pochi versi il tormento delle anime delle donne. 


Sostiene di aver vissuto due vite. La prima della “brava ragazza” che si sposa, ha dei figli. Vita frutto delle aspettative borghesi della famiglia, in cui lei ci si rispecchia fintanto che non comprende che la dittatura del suo paese va contrastata e decide di diventare parte attiva di quella lotta al potere. L’incontro con un militante sandinista – negli anni ’70 - le apre nuovi orizzonti e per un certo periodo della sua vita condurrà una doppia vita: di giorno incarna la figura della donna perfetta, la sera fiancheggia il Fronte Sandinista per la Rivoluzione. Si separerà e - a causa delle sue amicizie rivoluzionarie - sarà costretta a lasciare il paese, affidando le figlie ai genitori, per evitare l’arresto. La narrazione di quello specifico spaccato della sua vita lo troviamo nel suo romanzo “La donna abitata”. 


Durante il suo esilio continuerà a collaborare ad una rivista filo sandinista e sarà parte attiva nella spedizione di armamenti verso il Nicaragua. Solo nel ’79 potrà rientrare nel suo paese e assumere il ruolo della direzione di una televisione. Nel 1987 inizia – quella che lei definisce – la sua seconda vita, divisa fra il Nicaragua e l’America, dedita alla famiglia e alla letteratura. Di lei trovo lungimirante il libro “Nel paese delle donne” dove le protagoniste decidono di fondare un partito femminista e tentano di ribaltare archetipi e modelli prettamente maschilisti. 





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